Nel preannunciarvi un dossier in arrivo sulle sim svizzere prodotto dal sottoscritto e presto online, vi propongo un articolo dell’amico Antonello Angelini, che riassume in 18 punti perchè non ci si deve far “fregare” dai sentito dire dei giustizialisti da bar dello sport. Antonio.
Ecco quello che si sa delle schede svizzere tra chiarimenti e domande retoriche..
1) Moggi ha affermato di averle usate per trattative di mercato e ad una cena, quando Bergamo e Pairetto hanno affermato di sospettare di essere intercettati, gliene ha fornite. Un’altra sim è stata data al papà di Paparesta, che è un ex arbitro e che aveva avuto incarico segreto da Moggi di verificare gli arbitraggi “contro”. Paparesta padre afferma in tribunale che Moggi fose ossessionato dal fatto di essere “fregato” da altre squadre. La prova che la scheda era del padre e non del figlio arbitro è stata che spesso da quella scheda ci sono conversazioni verso il cellulare di Paparesta figlio, ed ovviamente nessuno chiama sè stesso. La motivazione per la quale i Carabinieri avevano attribuito la scheda svizzera al figlio è che una volta, durante un viaggio, la scheda si sposta assieme a Paparesta figlio, ma viene poi provato processualmente che il padre era in auto con lui.
2) Cosa importante processualmente, ma per me assolutamente non importante moralmente: non c è rogatoria internazionale necessaria per andare in Svizzera dal commerciante De Cillis.
3) Il commerciante De Cillis dice di aver venduto le schede svizzere ad un emissario di Moggi e di averle intestate al De Cillis padre, quindi non si ha certezza a chi siano finite queste schede svizzere.
4) Ricordiamo a tutti che il possesso di scheda svizzera non è reato nè penale nè sportivo.
5) Quando il maresciallo Di Laroni depone in aula parla sempre di schede che si presume essere state in uso ad arbitri.. e si presume non vuol dire alcuna certezza.
6) Nella teoria dell’accusa De Santis esce dalla cupola un certo giorno: i Carabinieri dicono che la scheda di De Santis viene attivata esattamente il giorno successivo. Come è Possibile?
7) La scheda di De Santis si accende a Coverciano in una certa data, ma De Santis era in un altro luogo, a Roma, a seguire un corso di tecniche di indagine tenuto proprio dal colonnello Auricchio, il quale deve rinunziare ad esserne il docente perchè tra gli alunni c’era un suo indagato.
8) La cella di un altro arbitro, Bertini, si accende ad Arezzo, mentre Bertini è all’estero. Inoltre viene appurato dalla difesa di Bertini che moltissimi altri personaggi del mondo arbitrale e del calcio sono ad Arezzo. I carabinieri sostenevano che Bertini era l’ unico del mondo arbitrale a risiedere ad Arezzo (tradotto: la scheda sarebbe potuta essere di qualcun altro).
9) Con gli arbitri dotati di scheda svizzera e quindi facenti parte della cupola moggiana la Juve fa 1,80 punti a partita, con gli altri 2,60. Strano.
10) Scheda di Fabiani : alcune antenne (chiamiamole così) sono monodirezionali, altre omnidirezionali. Le mono ascoltano solo segnali in una direzione (Nord, Sud, Est, Ovest), le altre in tutte. La casa a Roma di Fabiani è a Sud dell’antenna (ponte), mentre l’antenna ascolta a Nord, essendo monodirezionale. Quindi o Fabiani quando telefonava con la scheda svizzera usciva da casa e andava un pò più a Nord, oppure non poteva essere sua.
11) Non corrispondono le chiamate in entrata e in uscita di nessuna scheda: per esempio si dice che la scheda di Moggi ha 15 contatti con quella di Fabiani in un certo periodo, pero quella di Fabiani ne ha tre volte tanti con Moggi.. come è possibile?
12) Il commerciante di Chiasso De Cillis sostiene che “altri personaggi” del mondo del calcio si servivano presso il suo negozio, compreso il fratello di Moratti e Marco Branca. Perchè non si è indagato anche su di loro?
13) Se i Carabinieri, che indagavano sulle schede svizzere, sostenevano che ci fosse un pullulare di celle che si “aprivano” su schede svizzere a Coverciano durante il raduno degli arbitri, perchè non hanno fatto un blitz sequestrando tutte le presunte schede in mano ad arbitri e guardalinee? Forse perchè non erano quelle di Moggi? Forse i Carabinieri sapevano non ce le avesse nessuno? Forse gli inquirenti sospettavano che altri club avessero dato schede sivizzere ad arbitri? Chi lo sa, ma resta inspiegabile.
14) L’avv. Trofino in aula ha chiesto ad Auricchio se tra le 170.000 intercettazioni, ammesso che 50.000 fossero di Moggi, ci fossero telefonate che riguardavano trattative di mercato. Auricchio risponde che non hanno controllato. Ebbene, ad oggi, tra quelle ascoltate, non c’è una sola telefonata per esempio nella quale si parla della trattativa Viera.. Ora.. se Moggi era davvero il re del mercato, doveva parlare con agenti, procuratori di calciatori, direttori sportivi , presidenti etc.. non è strano che non ci siano telefonate di mercato se non pochissime? Questo pare avvalorare la tesi di Moggi che le schede fossero servite solo a fare operazioni di mercato in sicurezza, senza spionaggi industriali.
15) Ammettiamo pure che Moggi parlasse con gli arbiri tramite schede svizzere (e non lo faceva).. Facchetti parlava direttamente con De Santis tramite sim italiane, e andava prima della partita a trovare Bertini negli spogliatoi facendo pressioni, con Bertini che alla sera racconta: “è imbarazzante che Facchetti venga li con quel tono”.
16) Non è vero che le schede svizzere non siano intercettabili, perchè viaggiano su ponti Telecom quando sono in Italia: basta chiedere il permesso di farlo all’autorità compretente svizzera. Perchè non è stato fatto?
17) Chissà di cosa si parlavano su quelle schede svizzere Moggi e Bergamo? Un esempio di intercettazione su scheda svizzera ce l’abbiamo: l’intercettazione che dura più di mezzora nella quale si parla di mille cose e alla fine Moggi indovina (anzi, no) la griglia della prima fascia. Questa telefonata è tra l’utenza domestica di Bergamo (intercettata) e la scheda svizzera di Moggi. Intercettabile e intercettata. Anche ammettendo la non bella figura che fanno i due, perchè non si dovrebbe parlare di griglie, poi però apprendiamo che Facchetti chiamava tranquillamente per parlare di griglie, anzi per suggerire di fare una griglia in maniera che – con due arbitri che non potevano arbitrare la Juventus – uscisse per forza Collina, gradito all’Inter e non certo all Juve. Questo a casa mia si chiama cercare di truccare il sorteggio. Inoltre, il vicedirettore dell’organo ufficiale dell’Inter (la Gazzetta dello Sport, ndr) e della pubblica accusa al processo di Napoli, tale Ruggiero Palombo, chiama Bergamo per parlare di griglie arbitrali.. e Bergamo gli risponde “ma perchè ci volete far fare per forza degli imbrogli? C’è il sorteggio..”.Quindi, alla fine, sulle schede svizzere tra Bergamo e Moggi si parla delle stesse cose delle quali si parla sulle schede normali tra Facchetti e il designatore..
18) Quello che è venuto fuori dallo scandalo da Telecom, giustifica ampiamente il possesso e l’uso di schede svizzere, o il fatto di esperire tutti i tentativi possibili per non essere intercettato dal proprio avversario. Senza schede svizzere , tagliando, cucendo e occultando alcune telefonate sui giornali, Moggi ha infatti avuto 5 anni di squalifica e la Juventus la Serie B, per illazioni che si stanno dimostrando infondate: questo giustifica l’uso di qualunque mezzo anti-intercettazione. Ricordo che la Gazzetta dello Sport e altri media hanno addirittura rovinato la famiglia di Alessandro Moggi per una telefonata che nulla aveva a che vedere con reati penali e sportivi come la telefonata tra lo stesso e Ilaria D’Amico.
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