mercoledì 21 marzo 2012

Sconfitta esterna per il Sant'Isidoro a Gela: l'analisi di mister Mineo

La lucida analisi di Marco Mineo sulla stagione del Sant' Isidoro
La sconfitta interna della scorsa settimana contro la Futsal Battiati ha lasciato il segno, soprattutto nella testa dei calciatori biancorossi. La trasferta di Gela, complicata già di suo, si è trasformata in un'utopia per la squadra bagherese, priva sia di motivazioni che, come non bastasse, di uomini. Mineo, infatti, deve rinunciare per squalifica a Scianna, Piero Fricano e Tripoli, all'infortunato D'Angelo e agli indisponibili Riesi, Terranova e Fava.
Il tabellino finale di gara segna la vittoria, ampiamente meritata, dei padroni di casa per 6-2, con Speciale e Losanno i marcatori per gli ospiti. Questa sconfitta dà l'occasione a mister Mineo di delineare in lungo e in largo la stagione fini qui disputata dai propri ragazzi, analizzando passo per passo gli alti e i bassi che non hanno permesso al Sant'Isidoro di lottare ad armi pari per i play-off.

“Sono amareggiato per quello che non siamo riusciti a ripetere. Non tanto in termini di punti ma quanto in termini di prestazioni. Mi dispiace per i nostri tifosi e mi dispiace per la società, ma sapevamo sin dal principio che ripetere il campionato trionfale dello scorso anno sarebbe stata impresa ardua. Affermarsi è un conto, confermarsi è un altro”. Non cerca alibi l'allenatore del Sant'Isidoro Marco Mineo, il quale riesce anche a fare un'analisi delle avversarie che si sono ben distinte durante la stagione: “Penso che qualitativamente il campionato sia migliorato rispetto a quello passato. Melilli e Viagrande hanno fatto degli investimenti seri, lo stesso Battiati, con innesti mirati, ha migliorato di molto la propria squadra”.
Infine, parole di rammarico per un girone d'andata gettato alle ortiche e per un futuro tutto da decifrare: “Noi, invece, potevamo e dovevamo far di più nel girone di andata. Ma di questo mi assumo le mie responsabilità perché dovevo trovare delle soluzioni prima di compromettere del tutto la stagione. Ai ragazzi non posso rimproverare nulla, si sono dimostrati grandi per tutta la stagione e il mio giudizio non muta per una partita fatta male o per un periodo brutto. Questo gruppo ha tantissime qualità morali che per me sono più importanti di molte altre cose. Per me è un onore allenare questo gruppo, così come è un’onore lavorare per questa società, che mi ha messo a disposizione tutto per fare bene. Il futuro? Non lo so, c’è ancora un mesetto. Lavoreremo per fare bene, poi vedremo il da farsi. Magari qualcuno non è contento del mio lavoro e vorrà intraprendere altre strade, io sono comunque con la coscienza a posto. Ho sempre dato il massimo per questa società e continuerò a farlo. In 5 anni sono riuscito a trasmettere dei valori importanti ai miei ragazzi che valgono molto di più dei risultati. Magari per qualcuno non è così, chi lo sa”.
  
Salvatore Orifici

3 commenti:

Anonimo ha detto...

che ricordi quella sera...

Ginocchio Vanella ha detto...

eh già

007 ha detto...

Mutu cu sapi u iocu