La crisi del Sant' Isidoro: Il papello Mineo

Marco Mineo ha recentemente fatto un vibrante appello  per incoraggiare tanti amici ad essere vicini alla squadra in questo momento delicato della stagione.

Tuttavia in separata sede, presso l'aula bunker del palazzo di giustizia di Palermo (nella foto Mineo che risponde al magistrato), Marco Mineo ha fatto chiaramente intendere agli organi giudicanti come in realtà il destinatario del suo appello non fosse tanto il pugno di opinion leaders a lui vicini quanto un personaggio ben più ingombrante (anche perchè penso sia minimo una taglia 52 ).

D'altronde chi sa leggere tra le righe ha già evidenziato la chiave di lettura: quando la sorte girava a favore l'assenza di tali personaggi non era affatto motivo di cruccio e anzi il machiavellico adagio  "amicizia e palluni sono due cose diverse" imperava a 360 gradi. Pertanto sarebbe contradditorio pensare che Mineo si sia rivolto a persone di fatto sempre assenti in questa stagione. Il Mister Mineo è persona troppo acuta e corretta per fare ciò: scomodare concetti alti come l'amicizia, che era ed è immutata, sarebbe incoerente e intempestivo.

Quindi il vero destinario delle parole di Mineo non è chi in realtà si è allontanato nel corso della stagione...ma chi, in assenza giustificata del Mister, non è riuscito a scuotere la squadra nel corso della partita più importante della stagione...chi non riesce più a motivare e a motivarsi...chi è costretto a noleggiare un carro per raccogliere i sacchi di goal presi in trasferta...chi non sembra più avere le redini nè, cosa più grave, sembra preoccuparsene..chi ha perso il carisma
e il decisionismo che lo contaddistinguevano....

in due parole: Riccardo Scardina, il presidente del Sant'Isidoro. Come disse un saggio ex portaborse (di telecamera),  un pensier ci rode: "Chissà che ne pensa il Ciccio Scardina ?" Ma anche la risposta a questa semplice domanda sembra esserci preclusa.