lunedì 19 settembre 2011

Sant'Isidoro: contro il Sortino un pareggio che vale una sconfitta

Affermarsi è difficile, ma confermarsi lo è ancora di più. I ragazzi del Sant'Isidoro, purtroppo, stanno pagando caro il trionfante cammino che la scorsa stagione li ha portati a giocarsi la finale play-off contro il Trinacria. Il compito dei biancorossi, infatti, era quello di riuscire a dimenticare la splendida annata trascorsa, rimettere i piedi per terra, ritornare alla consapevolezza di lottare per la salvezza, e ricominciare una stagione con impegno e sacrificio.
A far tornare sulla retta via i propri giocatori doveva essere il mister, Marco Mineo, che non è ancora riuscito nell'intento di far capire ai propri ragazzi che questa stagione sarà la più difficile delle tre che i biancorossi stanno giocando nella massima serie regionale della C1.
Sabato scorso, infatti, la squadra è sembrata poco umile e poco unita. L'unità, d'altronde, era ed è uno dei pochi elementi ai quali la realtà bagherese può aggrapparsi, vista l'enorme competizione a livello economico che vi è nelle altre realtà provinciali, come le squadre del catanese e del siracusano.
Una squadra prevedibile ed abulica, quella messa in campo da Mineo, che non è riuscita a portarsi a casa l'intera posta in palio, raggiungendo un pareggio che ha il sapore della sconfitta.
Dall'altro lato, il Sortino di mister Cavarra, ben messo in campo e grintoso dal primo all'ultimo minuto, lottando su ogni pallone e dando l'anima e il cuore per raggiungere un risultato positivo che, alla fine, hanno anche meritato.

Ma andiamo alla cronaca del match giocato sabato pomeriggio al “Principi di Rammacca” di Bagheria.

Il Sortino parte male, e dopo 5 minuti di gara perde uno dei suoi giocatori più rappresentativi, Di Maria, per fallo da ultimo uomo. I biancorossi, tuttavia, non riescono a sfruttare la superiorità numerica, colpendo un palo e creando veramente molto poco in attacco.
Il vantaggio, invece, lo trovano gli ospiti: schema su calcio di punizione, tiro sporco di Petriglieri che beffa Scianna.
I padroni di casa non ci stanno, e cercano in tutti i modi di pervenire al pareggio, sospinti dai tifosi che hanno gremito gli spalti. La frenesia, però, non è buona consigliera, e ciò ha provocato un'enorme mole di occasioni sbagliate, derivate anche da poca lucidità.
Tuttavia, il pari arriva grazie a Piero Fricano. Ma è una gioia che dura poco: punizione-bomba di Ragusa e nuovo vantaggio del Sortino.
A quel punto Mineo opta per l'ingresso di un Tripoli in non perfette condizioni fisiche. La scelta paga, e il calciatore riesce a metter dentro un gol che scatena l'applauso di tutti gli spettatori, colpiti dalla belleza del gesto tecnico del ragazzo casteldaccese.

Il secondo tempo inizia ancora con gli ospiti in vantaggio, ancora grazie a Ragusa, che sfrutta un errore in disimpegno a centrocampo dei biancorossi e infila Scianna.
Gli uomini di Mineo si buttano in avanti, saltano gli schemi e provano in tutti i modi di pervenire al pareggio. Dopo un clamoroso palo colto da Losanno, Riesi ristabilisce le distanze.
Un partita molto tesa e spettacolare, che gli arbitri non riescono ad arbitrare nel migliore dei modi. Arriva un'altra espulsione per gli ospiti: questa volta è Iannello a dover forzatamente lasciare il terreno di gioco. I padroni di casa, però, non riesce ancora una volta a passare in vantaggio nonostante l'uomo in più, colpendo due pali con Di Salvo. Ma la sensazione è che la rete sia vicina, ed è Terranova che, dopo un azione corale, sigla a porta vuota la rete del 4-3.
Nemmeno il tempo di esultare per il neo-arrivato, perché allo scadere ci pensa ancora Ragusa, questa volta su tiro libero, a fissare il risultato sul 4-4.

Commento mister Mineo:

"Sono rammaricato per la prestazione e consapevole delle difficoltà che abbiamo incontrato oggi. Mi assumo tutte le responsabilità del caso, dobbiamo lavorare tanto. E' la peggiore partita della mia gestione, perché non siamo stati squadra. Il Sortino è uscito da Bagheria con un punto guadagnato, noi tornati a casa con due punti persi. Dobbiamo ritrovare la serenità dello scorso anno. Questo vale anche per me, anzi. Io per primo devo essere più concentrato, perché da me deve partire tutto”.


Salvatore Orifici

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