martedì 9 agosto 2011
Sant'Isidoro, D'Antoni: “Ho rifiutato diverse offerte per vestire questa maglia”. Terranova: “Un sogno essere qui”. Conosciamo gli ultimi arrivati.
Ragazzi, dopo una settimana di preparazione, come vi sentite fisicamente?
Terranova: “Dopo un inizio abbastanza pesante, sinceramente posso dire di sentirmi più leggero, già in palla. Non sono sicuramente al 100%, ma siamo sulla buona strada”.
D'Antoni: “Io mi sento molto bene, anche perché fortunatamente ho trascorso l'estate facendo attività fisica personale, quindi non ho risentito particolarmente l'impatto con il lavoro di preparazione”.
Come valutate, fino a questo momento, il lavoro del prof. Lo Verso?
T: “Il prof. Lo Verso si sta dimostrando di essere una persona molto preparata. Io vengo dall'esperienza di un altro ottimo preparatore, Riccardo Sampino, che nel suo piccolo anche lui era molto preparato, soprattutto nel compito di recupero fisico dei calciatori. Mentre Gaetano è molto più preparato nel gestire e organizzare gli allenamenti”.
D: “Io conosco Gaetano da una vita, e sfortunatamente non ci avevo mai lavorato. Dico così perché solo adesso capisco quanto sia preparato e quanto sappia anche smorzare i toni degli allenamenti con la sua simpatia, sempre all'insegna della massima serietà. E l'introduzione del pallone negli allenamenti non fa altro che alleviare la fatica dei duri allenamenti”.
Come vi siete integrati con il gruppo e come vi hanno accolto i vostri nuovi compagni di squadra?C'è qualche ragazzo con il quale hai legato particolarmente?
T: “Onestamente mi sento già uno di loro. In passato ho avuto l'opportunità di conoscere qualcuno di loro in altre occasioni calcistiche e già sapevo che non avrei avuto nessun tipo di problema. Mi sento a casa mia, e mi piace soprattutto il senso di famiglia che c'è attorno al gruppo e che parte dalla società. Non c'è una persona con la quale ho legato in maniera particolare, ma posso dire che ammiro molto Piero Fricano, mi rispecchio molto in lui”.
D: “Sono stato accolto benissimo, anche perché per me si tratta di un ritorno, in quanto ho già trascorso alcuni mesi con questa maglia diversi anni fa. L'impatto non è stato complicato, ho buoni rapporti con tutti”.
Secondo voi la squadra è al completo, o manca ancora qualche elemento per sistemare un po' la rosa?
T: “La squadra mi sembra più che completa. Aspettiamo i rientri di Vincenzo (Tripoli, ndr) e di Giuseppe (Speciale, ndr) e poi possiamo ritenerci completi in tutti i ruoli”.
D: “Secondo me non c'è bisogno nessun aggiustamento, e io non cambierei un mio compagno con nessuno. E non vedo sul mercato qualcuno che possa venire a fare la differenza in un gruppo già collaudato come il nostro”.
Perché hai scelto il Sant'Isidoro?Ci sono state difficoltà nella trattativa tra vecchia e nuova società, oppure il trasferimento è avvenuto in maniera tranquilla?
T: “Venendo dal mondo di Zapparata, un allenatore che puntava molto al gruppo, al senso di famiglia più che a privilegiare le primedonne all'interno della squadra, mi sono subito sentito di affrontare l'esperienza bagherese proprio perché l'idea di base era identica a quella di mister Zapparata. Da ciò è nata la mia scelta per il Sant'Isidoro. Non ho avuto nessun problema nel cambiare maglia, ho scelto io di farlo e sono stato io a cercare il Sant'Isidoro”.
D: “Io ho scelto il Sant'Isidoro perché già conoscevo l'ambiente, come lavorano e che idea hanno di squadra. Conosco il presidente Scardina il quale, nonostante non disponga di una forza economica pari ad altri presidenti presenti nel calcio a 5 siciliano, riesce a non far mancare nulla al gruppo e ai giocatori. Non ti nascondo che ho rifiutato diverse offerte, anche economiche, di altre società, sempre di stesse categorie, per rimanere qui in biancorosso. Il Mareluna, tra l'altro, voleva che rimanessi con loro in Serie B, anche per l'ottimo rapporto che ho con i dirigenti e con il nuovo mister. Per problemi di lavoro, tuttavia, non potevo affrontare un campionato nazionale, e da ciò ho preferito passare al Sant'Isidoro”.
Dove può arrivare il Sant'Isidoro?
T: “L'obiettivo che si è fissato il presidente sin dalle prime fasi di questa nuova stagione è stato quello di puntare in alto, non disputare un campionato nell'anonimato, e cercare di puntare alla serie B. Noi ce la metteremo tutta e a maggio tireremo le somme di quello che abbiamo fatto”.
D: “Se confrontiamo il nuovo campionato con quello dell'anno scorso penso che il Sant'Isidoro debba essere per forza di cose tra le favorite per questa nuova stagione, visto che le squadre che lo scorso campionato l'hanno preceduta in classifica non saranno del torneo. Abbiamo un po' di responsabilità sotto questo aspetto. Deve essere bravo mister Mineo a tenere calmi gli animi del gruppo e indirizzare la concentrazione dei ragazzi verso un unico obiettivo, da raggiungere con umiltà”.
Personalmente vi siete posti degli obiettivi?
T: “Il mio obiettivo è solamente quello di fare per la prima volta un campionato nazionale, e quindi prima di finire la mia carriera vorrei disputare un campionato nazionale e credo di poterlo fare proprio con la maglia del Sant'Isidoro. Credo molto nel progetto del presidente Scardina”.
D: “Il mio obiettivo personale è quello di diventare, non lo nego, un punto di riferimento per i miei compagni, sia in campo, dimostrando il mio valore, che fuori, diventando uomo spogliatoio e farmi rispettare dal gruppo. E cercherò di trasmettere ai miei compagni tutto ciò che di buono ho assimilato da altri”.
Secondo voi qual è il vostro compagno di squadra più forte?C'è un calciatore della tua ex squadra che vorresti portare con te al Sant'Isidoro?Infine, un calciatore del panorama calcistico siciliano che vorresti al Sant'Isidoro perché credete possa fare la differenza?
T: “Da un punto di vista tecnico, penso sicuramente a Paolo Riesi. Ma ritengo il calciatore più completo sicuramente Piero Fricano, un elemento importantissimo all'interno della squadra. Della mia ex squadra mi sarei portato volentieri Molinaro, che con la sua esperienza e il suo carisma avrebbe sicuramente aiutato il Sant'Isidoro nel raggiungere i nostri obiettivi. Inoltre non vedo e non voglio nessuno all'interno di questo gruppo, mi fido dei compagni che già ho al Sant'Isidoro e non cerco altro in giro nessun altro elemento che possa farci fare il salto di qualità”.
D: “Secondo me, anche perché l'età è dalla sua parte, il calciatore più forte del Sant'Isidoro è, o almeno potrebbe essere, Enzo Di Salvo che, per vari infortuni o per motivi caratteriali, non ha espresso pienamente il proprio valore. Della mia ex squadra porterei sicuramente i giovani, e quindi ti faccio il nome di Anthony Puleo che, in prospettiva futura, è il miglior giovane che abbiamo. Per quanto riguarda il panorama calcistico siciliano, potrei tranquillamente dirti Marco Torcivia, ma troppo semplice fare questi nomi”.
Quanto tempo vorreste giocare nel Sant'Isidoro?Cosa vi sentite di dire ai tifosi?
T: “Attualmente mi viene difficile quantificare quanto rimarrò nel Sant'Isidoro, ma fino a quando il fisico non mi darà noie, continuerò a giocare. Ai tifosi chiedo di starci vicino, come hanno fatto lo scorso anno, e di credere in questa società, in questo gruppo, che con il loro aiuto riusciremo a portare in alto”.
D: “Diversi giorni fa, scherzando con il presidente Scardina, abbiamo notato che il mio tesserino scade nel 2014. Quindi ho detto al presidente che oltre quella data non continuerò più a giocare. Lui , invece, ha ribattuto dicendomi di prolungare il tesserino di altri 3 o 4 anni. Quindi, per ora arriviamo al 2014, poi si vedrà. Ai tifosi, che ho avuto contro e adesso capisco il perché siano cosi calorosi, chiedo di seguirci, a tifare per noi e cercare di venire più spesso in trasferta”.
Una volta finita la tua carriera calcistica, come vorrai proseguire la tua passione verso questo sport?
T: “Mi piacerebbe molto allenare, iniziando magari con i giovani e poi proseguire con altre categorie”.
D: “Ho preso l'abilitazione da tecnico, quindi non ti nascondo che il mio desiderio sarebbe quello di fare l'allenatore”.
Salvatore Orifici
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